Narrazione e soddisfazione dei giocatori

Narrazione e la soddisfazione dei giocatori

Che cosa cerchiamo quando giochiamo a un gioco di ruolo? Che esperienze vogliamo provare, quali ricordi speriamo di avere da una sessione o da una intera campagna? Quali ricompense vogliamo ottenere dal trascorrere una parte del nostro tempo libero giocando a un GDR? Cosa provoca la nostra soddisfazione?

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E cadi nella terza trappola consecutiva …

Insomma, perché giochiamo?

I giochi di ruolo, quelli cartacei intendo, hanno come punto centrale quello di essere giochi sociali. Si giocano, appunto, in un gruppo di persone e non isolatamente, ad esempio tramite un computer.  Niente di male nei giochi via computer, li faccio anche io, ma non sono l’argomento di oggi.

Per un narratore capire cosa vogliono i giocatori è fondamentale per potere dare loro una esperienza gratificante, visto che questo è essenzialmente il suo compito.

Tutto il resto (storia, avventura, descrizione, mappe e miniature) sono  gli strumenti il cui fine è la soddisfazione ludica di tutti, narratore compreso.

Ci sono molte cose da ricordare e strategie da adottare per arrivare al successo, che sono diverse per ciascun giocatore e che cambiano in base alle dinamiche del gruppo,  vediamone alcune di uso comune

 

Gratificazioni

Ogni giocatore cerca almeno una delle seguenti forme di gratificazione quando gioca, alcune legate al personaggio e alla storia, altre a se stesso o al gruppo in cui si trova.

  • Ammirazione: vedere riconosciute le proprie qualità. Sia dai giocatori che dai PNG.
  • Completamento di un obiettivo: alcuni giocatori o personaggi si focalizzano su uno specifico obiettivo non sempre legato alla trama generale della partita ma importante per loro.
  • Crescita: vedere progredire il proprio personaggio con dei progressi evidenti.
  • Determinazione della storia: vedere il mondo di gioco influenzato e cambiato dalle azioni del proprio personaggio.
  • Leadership: avere il comando, prendere decisioni e vederle eseguire. Sia dei personaggi che di PNG.
  • Riconoscimento: sia del giocatore che del personaggio.  Idee, interpretazione o simpatia.
  • Storia del personaggio: quando viene sviluppato con cura il background e viene citato spesso significa che riveste una grande importanza.
  • Successo: raggiungere tutti gli obiettivi che il giocatore o personaggio si erano posti.
  • Vittoria: trionfare su avversari molto forti o difficoltà insormontabili.

Una volta individuati gli obiettivi dei giocatori aiutiamoli a raggiungere la soddisfazione in maniera creativa.

Al giocatore a cui piace scrivere quello che succede si può chiedere di ricordare a tutti a inizio partita in quale punto ci si era fermati la sessione precedente.
A quello che ama trovare le combinazioni più forti tra tutti i manuali si può chiedere di testare e fare un report su una certa combinazione.
A quello che desidera riconoscimenti e popolarità far ottenere una cerimonia di riconoscimento.

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Una bella cerimonia con medaglia e applausi

Conviene sempre tenere in mente che quello che piace e non piace a noi non è la normalità ma solo una parte delle possibili motivazioni quindi è importante proporre anche quello che interessa agli altri.

 

Valorizzare le motivazioni

Quando si individua un punto di interesse di un giocatore è una buona idea inserirlo in partita. Se un giocatore ama sviluppare il background del personaggio si può inserire la storia della famiglia nella trama o la zona di origine come locazione. Se un giocatore ama le regole e il power playing si può inserire per lui un oggetto da trovare e guadagnarsi che dia dei bonus particolari (tanto se li trova comunque).

Al giocatore che ama il combattimento e si lancia sempre da solo nella mischia si può far trovare la “spada del coraggio” che da un bonus, anche piccolo, quando non ci sono alleati entro 3 metri.

E’ importante ricordare anche che le cose si evolvono e non sono statiche. Cambiano le priorità, si cambia con il tempo che passa, ci influenza la composizione del gruppo e il contesto della partita, quindi non bisogna mai lasciarsi cullare dal finto senso di sicurezza del “tanto io lo conosco” o “li conosco come gruppo”. Ogni sessione di gioco ha bisogno di essere valorizzata dal narratore in modo che possa essere goduta da ogni persona presente.

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La piramide dei bisogni di Maslow. Xp, bottino e livelli.

 

Fare provare sfumature diverse

Una volta inseriti in partita l’elemento o gli elementi preferiti dai giocatori è possibile e divertente fare apprezzare loro altre parti del gioco, magari a cui non hanno mai dedicato molta attenzione o dato valore.

Si potrebbe legare la “spada del coraggio”  alla famiglia del personaggio e chiedere al giocatore di inventarsi dei dettagli sulla sua storia e su come si può fare per poterla avere in modo da fargli valorizzare la parte del background.

 

Tematiche da evitare

Ci sono persone particolarmente sensibili a certi argomenti , magari legati a una esperienza negativa o un  qualche tipo di pregiudizio. Una partita di GDR non è una terapia psicologica quindi è meglio evitare di trovarsi in queste situazioni o se strettamente necessarie per l’avventura anticipare privatamente al giocatore o giocatrice che saranno presenti in modo da dare il tempo di abituarsi all’idea o saltare la sessione.

Nel caso emerga durante la partita conviene ridurre al minimo la situazione o proprio interromperla alterando leggermente la trama, è pur sempre un gioco.

 

Parlare con i giocatori

Può convenire anticipare la struttura della sessione o della partita quando si hanno giocatori molto focalizzati su un tipo di esperienza. Anticipare che l’avventura prevede diverse parti (investigazione, combattimento, sociale) permette a tutti di sapere che ci sarà il loro momento. Allo stesso modo se un personaggio fosse fuori ambito (un druido in una avventura cittadina) è meglio dirlo subito e dare al giocatore la possibilità di adattarsi all’idea, tenere un personaggio non giocante o simili. Converrebbe trovare un momento per tutti ma non sempre è possibile.

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Atteggiamento da evitare come narratore

Conclusioni

Non è quasi mai possibile pensare a tutto prima ma conoscere questi elementi consente di effettuare delle correzioni in partita. Focalizzatevi sull’esperienza di gioco e sulle emozioni che fa provare e anche da una trama banale può scaturire una esperienza gratificante e memorabile.

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